domenica 14 giugno 2009

Ricordi di domenica

Quando ero piccola la domenica di pasqua e il giorno di s. giuseppe si andava dalla nonna Mafalda.
La nonna Mafalda...quanti ricordi pensando alla mia nonna.
Arrivavamo che era quasi tutto pronto, lei stava faccennianno in cucina dalla mattina presto, si svegliava all'alba, la mia nonnna, da brava contadina massaia.
Già sull'uscio odore di pasta al forno, di ragù di maiale, di patate al forno...
Poi appena arrivavo in cucina, la gioia di vedere la nonna che ci sorrideva, il suo sorriso dolce e stanco, e ci baciava, a me e mia sorella, e ci dava il pane con il sugo, pieno d'olio, quanto era buono!
Poi correvamo nel corridoio, i miei cugini erano già arrivati, che circo riuscivamo a mettere su noi bambini, eravamo tanti, sette piccole pesti che scorrazzavano per la casa, come era grande la casa della nonna.
E il balcone, la nostra pista di formula uno, ci mettevamo tutti in fila ai box di partenza e poi via di corsa per vedere chi sarebbe arrivato primo, quanto ridevamo tutti insieme...
Ma dalla cucina arrivavano tanti rumori, il ragù che bolliva, con gli involtini e la pancetta di maiale, sembrava vivesse, i peperoni salati e le patate che friggevano in un bagno di olio, anche loro un altro suono e un'altra vita, e l'odore forte del pecorino che la nonna aveva messo nella pasta china, dalle mie parti si riempie di tanti, tanti ingredienti, le polpettine di carne, la provola, le uova sode, la soppressata, e per finire una abbondante spolverata di pecorino casaluro...che sapore!!
La sala da pranzo era già tutta apparecchiata e guai ad entrarci e mettere in disordine...c'era la tavola dei grandi e, vicino alla poltrona, la tavola per noi bambini, proprio davanti al muro dove era appesa un pelle d'orso con il pugnale di fianco, che storie ci inventavamo su quella pelle, poi si scoprì che l'aveva riportata mio papà da un suo viaggio in Finlandia, se non sbaglio, chissà forse anche questa è una fatasia di bambina!
Che allegria, che gioia la casa della nonna, ricca di suoni, di odori, di amore...
Oggi la nonna non c'è più e la sua casa è vuota, non ci sono più i mobili, ci sono le crepe sui muri e un enorme catenaccio alla porta...non è più dei nipoti bambini, ora è del nipote cresciuto male, che non si ricorda più delle corse sul balcone, delle nostre risate, dell'amore che abbiamo condiviso.
In lui non ha lasciato alcuna traccia!

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