domenica 14 febbraio 2010

Il caleidoscopio della vita...

Il caleidoscopio, quale potente oggetto dell'immaginazione.

Lo porto con me, una sbirciatina di tanto in tanto, ci vedo dentro i colori della vita, cambio lo scenario a mio piacimento, come un sapiente macchinista di teatro, che, le corde tra le mani, mani callose, solleva e abbassa le quinte di scena, e poi gioco con i miei personaggi, le mie creature ideate per essere momentanei personaggi della mia sceneggiatura, che a mio piacimento faccio voltolare nel mio caleidoscopio.

Si, signori, io ne ho uno tutto mio, ma non sono la sola a possederlo, ciascuno ne possiede uno, purtroppo sono in pochi a capire le infinite possibilità di questo strumento d'alchimia, chè non ci si guarda solo dentro, che a un certo punto bisogna entrarci nel caleidoscopio, dentro c'è la vita...

La vita, quella che si mette in scena giorno dopo giorno su un palcoscenico polveroso e vecchio di vite passate, battutto da tante pedate, sul quale si alternano i tanti personaggi, le mamme con i loro figli, i figli con i loro padri, gli amanti con il loro amati, le sorelle con i fratelli, gli amici, i nemici insieme alla loro amicizia, l'amore e l'odio suo gemello...
...l'amore, messo in scena per far torcere le budella, per piangere e far piangere, per ridere e sorridere, per sognare e svegliarsi con la gola riarsa dal fuoco...
...l'amore, questo strano sentire, un'opera buffa da riscrivere di giorno in giorno, di ora in ora, un copione da non lasciare mai solo in un cassetto, da far scorrere perennemente fra le dita, da leggere e rileggere infinite volte per cambiare le parole, laddove non hanno più un suono felice, perchè lo avevano ieri ma oggi sono stridule urla che assordano gli orecchi...

...la commedia umana...un caleidoscopio di colori, di giocolieri, di prestigiatori, di guardie e di ladri, di giovani ottimisti e di vecchie puttane, di donnette che vogliono l'oro e l'amore, di me, della mia amata solitudine, del fragore dei miei pensieri, della violenza dei miei colori che frenetica butto sulla mia tela...

...a poi c'è la voce narrante che fuori campo ci racconta e sa quando arriva la fine!

giovedì 4 febbraio 2010

..ma il cielo è seeempre più blu...u...u...mmm...mmm

Chi vive nella baracca del proprio io...chi vive a metà...

Chi non si chiede mai nulla...chi osserva da lontano...

Chi vive la propria vita da spettatore inerme...chi attende qualcosa...

Chi recita un personaggio...chi sa essere solo il personaggio che interpreta...

Chi chiude gli occhi...chi ingoia il boccone, senza assaporare quello che ha in bocca...

Chi vive per sopravvivere...

...chi gioca a essere per esistere...

Ma il cielo è sempre più blu..u...u...u...u
Ma il cielo è sempre più blu..u...u...u...u

Il mio cielo...il nostro cielo!!!

mercoledì 3 febbraio 2010

..nuove strade..nuove parole...

Lo so, è da tanto tanto, forse troppo tempo che non scrivo più.

Ma le mie parole come i bimbi sperduti, non trovavano più la strada, erravano alla ricerca della perduta Isola che non c'è.
Ma un nuovo soffio di vento, inaspettato, quanto provvidenziale, gli ha schiarito le nubi, che dispettose nascondevano la strada per tornare a casa...e chissà forse anche un pò di polvere di fata le ha fatte volare più veloci.

Qualunque cosa sia capitata, sono tornate a me, a già, perchè forse non si è capito sono io l'Isola che non c'è.

Sciolta la metafora accadono nuove cose.

Sarà che sta finendo l'inverno?
L'inverno, curiosa stagione,congela la vita, in ogni sua forma, ma non la spegne, ne ferma solo il corso per un momento, che a volte sembra lungo e difficile da superare, ma quando finisce si trovano germogli che erano sfuggiti alla vista.

Mi ero congelata nel mio inverno, cristallizzata.
Ma...ecco che...tutt'un tratto sono arrivati...un tiepido vento che soffia da sud, caldi raggi di sole che lentamente stanno sciogliendo il ghiaccio del bozzolo nel quale mi ero nascosta alla luce!

E di nuovo movimento...e di nuovo a impacchettare e preparare una nuova partenza.

Una zingara, questo sono, questo ho nel cuore...zompetto da un luogo ad un altro...

...chissà, temo di avere un folletto impazzito nel cervello che fa il bello e il cattivo tempo, che mi fa saltare la mosca al naso e mi fa sbuffare come un cavallo imbizzarrito, che mi fa aggirare cieca di follia in una gabbia che lui stesso ha costruito per me, che mi fa sorridere e gioire tanto rapidamente, per poi divertirsi a mutare il riso in pianto, che mi tiene in perpetuo movimento...

...non riesco a fermarmi, e quando ci provo e mi fermo mi sento in trappola, nella trappola dei sentimenti, dei legami, dei doveri...mi sento soffocare, il fiato mi si ferma in gola...in apnea...è una morte apparente...

...che sia io un folletto impazzito???!!!

Booh...non melo voglio domandare più, sono solo io, con tutta la mia follia e fragilità!!

Ho trovato le scarpette rosse, le ho sbattute tre volte e sono arrivata nel regno di Oz...dinanzi a me la strada con i mattoni d'oro da seguire...aspetto lo spaventapasseri, l'uomo di latta e il leone dal cuore pavido!!!

mercoledì 4 novembre 2009

...oggi fagioli cotti al fuoco nella pignata

Oggi piove, ma proprio piove piove, che non ti va di fare niente che vorresti startene tutto il giorno a letto, che lascieresti campo libero alla depressione, e invece...
...sveglia alle otto e zero zero, perchè mai darla vinta alla pigrizia, si trascina dietro la malinconia, almeno in questoparticolare momento storico della mia esistenza, in cui la confusione regna sovrana, e tutte le emozioni si mescolano, tra le mani di un mazziere dispettoso, imprevedibile e si, alcune volte anche crudele, il suo sorriso beffardo soddisfatto per la mano che ha servito.

Quindi al lavoro di buon mattino, c'erano i fagioli che erano stati a mollo tutta la notte, pronti per essere cotti, allora fatto un bel fuoco nel camino, prese due pignate le ho così preparate: fagioli, acqua, sedano, cipolla e pomodoro a tocchetti, appena pronte le ho sistemate vicino alla fiamma.

Le pignate si sono riscaldate, l'acqua ha iniziato a fare ploploplop, bolliva, e i fagioli lentamente si stanno cuocendo, io con tanta cura ho seguito la cottura, aggiungendo acqua se necessario, sale e infine un gocciolo d'olio...

Insomma li ho assaggiati, hanno sapore d'inverno, di casa mia, richiamano alla mente mio padre che curvo sul camino rimesta e assaggia i suoi fagioli, perchè li cuoce come piacciono a lui, per un pranzo di cui andare fieri...già qualcosa per cui possa andare fiero, sa un pò di minuscola rivincita sulla vita che gli è toccata in sorte...o che ha deciso lui di vivere...?

Il mio papà...mi ha fatto conoscere amore e odio...mi ha fatto sperimentare quanto sia realmente sottile la linea che segna il confine tra queste due emozioni tanto forti, ma tanto distruttive...che enormi crepacci hanno creato nella terra del mio essere...quello che non si vede, quello che è nascosto nel fondo si ciascuno...

E poi ho messo le olive nere sotto sale...ma questo racconto dovremo seguirlo nel corso dei giorni che verranno, perchè le olive così preparate prima di essere buone dovranno curarsi per almeno dieci giorni...lo racconterò!

domenica 18 ottobre 2009

Il "CARIOLA BARBECUE"...dove per cariola si intende il barbecue....

SONO A ROMA...

UDITE UDITE...

Sono a Roma, la città che mi ha ospitato per dodici anni della mia vita, la città che mi ha vista diventare adulta, sviluppare dei miei concetti, diventare indipendente, imparare a cavarmela da sola in ogni corcostanza, la città che mi ha regalato tanti amici cari su cui so di poter contare, la città che offre giornate come quella che ho trascorso oggi...
Era giovedì sera ed io ero a cena con la mia cuginetta a casa del suo ragazzo ibizenco ( che vuol dire di Ibiza ), che per amore, che dolce gioventù, si è trasferito a Roma.

Ebbene, questo giovane innamorato vive con un personaggio che ho avuto il piacere di conoscere per l'appunto durante la cena di giovedì.

UN architetto immensamente eclettico e ricco di inventiva, che per la giornata di oggi si era inventato il "cariola barbecue", ovvero aveva progettato e realizzato per l'occasione un barbecue utilizzando una vera cariola...

Siamo arrivate da lui intorno all'una e mezza, ancora non c'era nessuno, quindi ci siamo occupate delle ultime cose, tipo la vinagrette, i pomodori per la bruschetta, insomma bassa manovalanza, mentre aspettavamo che la brace fosse pronta...intorno alle due e mezza la cariola era incandescente e pronta, hanno iniziato a cuocere di tutto, dalle patate al cartoccio alle salsicce ciociare, dalle verdure agli arrosticini, gustosissimi spiedini fatti di pezzettini, piccini piccini, di carne di agnello, e poi gli spiedini che il padrone di casa confezionava personalmente lì per lì...c'era il vino e tanta gente, un pò mista, gente curiosa ma interessante assai, persone con cui confrontarsi, che tanton hanno avuto da raccontarmi.

All'inizio c'era Nadia, la splendida donna mora, con occhi sinceri e folti capelli ricci, e poi il bassista che discorreva di cioccolato e sensibilità d'artista, e l'architetto, padre fondatore della splendita giornata e della splendida trovata! Poi arrivano i variopinti amici, che io assolutamente non ho mai visto, i due sardi con il vino rossa di Srdegna, il mirto fatto in casa e una vita ricchissima da raccontare...ed io ero lì ad ascoltare e a raccontare anch'io quel pò che è la mia vita...

E sembrava di essere tutti amici da sempre, e sembrava di capirsi, e sembrava di essere già stati in un giardino condominiale a fare un barbecue tutti insieme, così in formazione sparsa, tante e diverse personalità che si incontrano e si trovano e si scambiano pezzi di vita e si arricchisco l'uno con l'altro di nuove sensazioni, sensazioni che ognuno ha vissuto ed è pronto a condividere.

quanta carne hanno cucinato su quella cariola!!

Che bello incontrare così tanti colori in una sola giornata, mi riempie gli occhi di gioia ed il cuore di calore, sentire che ci si può scaldare gli uni con gli altri senza per forza dover diffidare dell'umanità che ci circonda.

Mi piace tornare a casa piena di belle sensazioni e di belle persone...e quando sono qui è così bella la sensazione di essere sempre accolta, come quando torni a casa.

Sorrido, ora sorrido perchè sono felice...felice della fortuna che ho di poter godere della vita...che non sempre è solo dolore e rinunce!

EVVIVAAAAAA!!!!

P.S. al più presto le foto del "cariola barbecue"...anche a voi un pizzico di colore a breve!

sabato 26 settembre 2009

I sogni son desideri...

...di felicità, nel sogno non hai pensieri...tu sogna e spera fermamente dimentica il presente e il sogno realtà diverrà...

Evviva...sono tornati i sogni!!!!

Che bello, ieri ho mandato un curriculum, che non so bene dove e se mi porterà da qualche parte, ma che mi ha ridato la voglia di sognare, tanto per sognare...è una bella sensazione che accolgo con gioia fra i miei pensieri.

...manca solo la bacchetta magica, e bidibibodibì bù...la zucca dovrebbe trasformarsi in una carrozza e i topolini in splendidi cavalli...

Che bel regalo addormentarsi e svegliarsi con tante fantasticherie nel cervello...

..che menù potrei fare; chissà com'è l'arredamento; e se devo fare una prova cosa potrei cucinare; e la cucina, sarà ben sistemata e strutturata?????...e tante risposte e idee si affaccendavano nella mia testolina...

...evviva!!!!

venerdì 25 settembre 2009

E arrivato un altro autunno

E' di nuovo autunno.

è arrivato così, in punta di piedi il sole dell'estate si è tramutato naturalmente in pioggia e nuvole autunnali.

Che strano erano anni che non stavo più a Cirò Marina in autunno, qui è il momento della vendemmia, dell'odore di mosto...del silenzio e dell'immobilità..

sembra un paese fermo nel tempo, dove ogni cosa continua ad andare avanti ma si perpetua negli anni sempre uguale a se stessa, tanti fotogrammi della stessa pellicola che si susseguono lentamente, adattandosi ai tempi: da film muto in bianco e nero è diventato nel tempo film parlato in bianco e nero, per poi diventare film a colori che approda poi al digitale...

La bobina però è impressa sempre con lo stesso tema, che si svolge sempre allo stesso modo, solo gli attori sono diversi e la qualità della registrazione...

Sto cercando in tutti i modi di avere una cassetta di uva, frutto di questa vendemmia, perchè vorrei farci la marmellata, così per rimanere in tema di despered housewife, ma pare che sia un'impresa da 007 mission impossible, perchè sta diluviando e i vendemmiatori non stanno andando nei campi...speriamo nei prossimi giorni.

Che dire, altre attività in questo paese, che definirei ancestrale non sene possono fare, l'unica e chiudersi nei propri pensieri ed elaborare quello che c'è dentro...tipo lo scoperchiamento del vaso di Pandora...non so mai bene cosa ne verrà fuori...c'è sempre qualche mostriciattolo che bisogna affrontare, ma io mi sono ben armata, sul mio splendido cavallo di battaglia...ahahahaha...mi faccio ridere da sola...ma la metafora rende bene l'idea!!!

Insomma è arrivato l'autunno.