domenica 20 settembre 2009

Buena vista social club

Era una domenica d'autunno, si penso che fosse autunno, erano almeno sette anni fa, c'eravamo io e Samra, eravamo a Roma ed era casa di Gianni.

Samra era la ragazza francese, che aveva preso in affitto una camera in casa del mio amico, era a Roma con il progetto erasmus.

Erano i miei primi anni romani, quando eravamo un gruppo di studentelli che fuori dal paese natio si incontravano per ricreare l'atmosfera di casa, per ritrovare le sensazoni note, eravamo spesso da Gianni, lui era l'unico di noi a vivere solo, chè aveva la casa di prorpietà, quindi era il nostro quartier generale.

Quando arrivò Samra nellle nostre vite fu una boccata di allegria, di spensieratezza, di sorrisi, era estremante solare e bella, bella da vivere.

Da subito mi piacque, la trovavo così diversa e affascinante, lei giovane donna mussulmana, parigina, con una mente completamente aperta sul mondo, sulla realtà, sulla vita, io ero ancora così giovane, venuta da un paesino minuscolo della Calabria, con lo spirito, le idee ancora in formazione, piena di curiosità e pronta a ricevere imput di ogni genere; una simile creatura non avrebbe potuto che impressionare la mia incompleta persona, la trovavo così bella, e quando dico bella ovviamente non mi riferisco alla sua estetica, che per altro è gradevolissima!!!

Insomma capitava che ci trovavamo io e lei nel soggiorno di questa, allora per noi, splendida casa nel cuore di Roma a trascorrere i pomeriggi in racconti, era lei che raccontava per lo più, io ancora avevo davvero poco da dire, sempre un pò "allegrotte", chè avevamo usato la magia per sciogliere le membra e i pensieri.

In uno di questi pomeriggi, un pò uggioso, mette su Buena vista social club, che in quel momento mi suscitava sensazioni nuove, piene, mi sentivo una piccola rivoluzionaria, pronta a cambiare il mondo, e ascoltare Compai Segundo era il segno di appartenenza ad un ideale fantastico...e così iniziammo a ballare, a muovere le mani, le braccia, il corpo tutto...alla luce soffusa di una lampada...mi sono sentita piena di tutto quello che sempre sognavo da adolescente, piena della libertà di essere me stessa, di fare quello che volevo quando lo volevo, senza alcuna convenzione, senza alcun impedimento, senza occhi che ti guardano, ero completamente, meravigliosamente io...per tutta la durata della musica siamo state in armonia...avvolte in un incantesimo.

E' uno dei ricordi più belli della mia memoria, quelle sensazioni sono rimaste vivissime, ero davvero felice!!!

Samra però è da almeno tre anni che l'ho persa di vista...abbiamo avuto delle sofferenze, delle vite, che ci hanno allontanate...so però che è felice, che ha avuto un bambino dall'uomo che ama, sen'era innamorata durante i suoi sei mesi di Erasmus, l'ha riconosciuto subito, ha saputo subito che era lui l'uomo della sua vita...ora ha tutto ciò che aveva desiderato e quando penso a lei sono felice!!

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